Ravenna, la facciata barocca della biblioteca Classense.
L'Aula Magna della Biblioteca Classense a Ravenna.
Musei

Biblioteca Classense

Un luogo solenne e vivo in cui si fondono storia, sapere e bellezza

Facciata dell'ingresso dal chiostro.
Facciata dell'ingresso dal chiostro.
Sala del Refettorio con l'affresco "Le nozze di Cana" di Luca Longhi.
Sala del Refettorio con l'affresco "Le nozze di Cana" di Luca Longhi.

In origine era l’abbazia dei monaci camaldolesi entro le mura della città. Oggi la Classense, che comprende la chiesa di San Romualdo e due chiostri monumentali, ospita una delle istituzioni librarie più importanti d’Italia ed è un luogo molto amato da cittadini, studenti, studiosi e viaggiatori.

Storia

È un gioiello architettonico composto da diversi ambienti costruiti a partire dal XVI secolo. Nel1512 i monaci di Classe avviarono i lavori, perché furono costretti a spostarsi all’interno delle mura della città a causa della sanguinosa battaglia di Ravenna. Straordinari sono: il primo chiostro, con la facciata barocca progettata dal monaco camaldolese G. A. Soratini; l’Aula Magna o Libreria (al momento non visitabile per restauro), realizzata tra Seicento e Settecento dall’abate Pietro Canneti, su progetto di Soratini; il refettorio cinquecentesco, dal 1921 Sala Dantesca, con il grande dipinto de Le Nozze di Cana di Luca Longhi e il soffitto col sogno di San Romualdo, fondatore dell’Ordine camaldolese.
In questo contesto, intriso di storia, troviamo diversi interventi musivi. Nella Sala del Mosaico campeggia uno splendido mosaico pavimentale di epoca giustinianea. Al piano terra, invece, son custodite due opere contemporanee di Maria Grazia Brunetti: Arborea Donna Libera Aurea, nel primo chiostro, e il pavimento in ciottoli nella sala espositiva Manica Lunga.

I mosaici imperdibili di questo luogo

Mosaico pavimentale proveniente da Classe

La Sala del Mosaico prende il nome dal sontuoso mosaico che ne decora il pavimento. È costituito da diversi frammenti, frutto di scavi del 1875 nelle vicinanze della chiesa di San Probo, a Classe. Nel 1890 ne fu promosso il restauro da Gaetano Savini, docente presso l’Accademia di Belle Arti, che proprio in questi ambienti era ospitata. È molto difficile oggi distinguere le parti originali da quelle ripristinate, ma i motivi decorativi regolari, simmetrici, le decorazioni, fanno pensare a un’esecuzione nel VI secolo, in piena età giustinianea. Il fulcro è nel maestoso pavone, simbolo di immortalità, che sovrasta il kantharos, il vaso, da cui escono rami di vite, che alludono a Cristo.
Mosaico pavimentale con pavone e motivi decorativi.

Arborea Donna Libera Aurea

Detta anche Sfinge di Ravenna, o Teodora 2000, è un’opera di Maria Grazia Brunetti. Fu esposta alla Biennale Internazionale di mosaico del 1976, destando scandalo. È un manifesto femminista, nato nel pieno delle lotte degli anni Settanta. L’opera è formata da sei pannelli di grandi dimensioni e da grandi tessere di mosaico dorato, di diverse grandezze e forme. Due enigmatici occhi femminili e una fessura nella parte centrale, che ricorda una vulva o una bocca spalancata in un urlo, sprigionano energia, forza e potere. L’oro qui costituisce l’opera stessa, non è più nello sfondo o nei dettagli preziosi, come vuole la tradizione bizantina.
Foto di Arborea Donna Libera Aurea di Maria Grazia Brunetti.

Pavimento in ciottoli della sala Manica Lunga

Nel 1984 Marco Dezzi Bardeschi progettò il restauro del magazzino di Classe, oggi sala espositiva Manica Lunga. A Maria Grazia Brunetti e agli allievi dell’Istituto d’Arte di Firenze e di Ravenna, e dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, si deve il pavimento a mosaico. Il tema è quello dell’armonia delle sfere celesti ed è una mappa ideale di una città perduta (Ravenna-Atlantide). Le tessere azzurre simboleggiano Ravenna, città d’acqua, circondata da volute di sassi estratti da tutti i fiumi d’Italia. Un simbolo a ricordo del passato imperiale di Ravenna, capitale dell’Impero.
Pavimento in ciottoli della sala Manica Lunga della Classense.

Info sul luogo

Indirizzo

Via Alfredo Baccarini, 3, 48121 Ravenna RA

Info aggiuntive

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Tariffe

Ingresso libero.

Prenotazioni

Per info e prenotazioni:
mail: segreteriaclas@classense.ra.it

Ravenna, due persone ammirano un mosaico al Mar, Museo d'Arte della città di Ravenna.
I luoghi del mosaico

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