Ravenna, lo scalone monumentale del Museo Arcivescovile.
Ravenna, Museo Arcivescovile, scalone di ingresso.
Musei

Museo Arcivescovile

Oltre alla Cappella Arcivescovile, patrimonio UNESCO, spiccano gli affascinanti frammenti musivi della perduta Basilica Ursiana.

Ravenna, museo Arcivescovile, foto dell'abside della cappella Arcivescovile di Andrea Bernabini.
Ravenna, museo Arcivescovile, foto dell'abside della cappella Arcivescovile di Andrea Bernabini.
Ravenna, Museo Arcivescovile, dettaglio della Cattedra di Massimiano, trono in avorio del VI secolo.
Ravenna, Museo Arcivescovile, dettaglio della Cattedra di Massimiano, trono in avorio del VI secolo.

All’interno del museo potrai ammirare: la Cattedra di Massimiano, unico trono in avorio scolpito del VI secolo, e l’inestimabile patrimonio artistico legato alla perduta basilica Ursiana, distrutta nel XVIII secolo per lasciar spazio all’attuale Duomo. Vi è situata anche l’incantevole Cappella Arcivescovile, o di Sant’Andrea, patrimonio UNESCO.

Storia

È un sito museale di importanza straordinaria. Si trova accanto al Duomo e al battistero Neoniano ed è stato istituito nel 1700 per volere dell’Arcivescovo Maffeo Niccolò Farsetti. Nelle sue sale sono conservati capolavori dell’arte di tutti i tempi, tra cui la famosa cattedra di Massimiano, sublime esempio di trono bizantino, in avorio, del VI sec. Tra la preziosissima e unica collezione di oggetti sacri, vesti, dipinti, sculture, spiccano anche affascinanti frammenti di mosaici parietali provenienti dalla perduta Basilica Ursiana.
I mosaici sono stati eseguiti da maestranze veneziane nel 1112, sotto l’Arcivescovo Geremia, e ne decoravano l’abside. Le scene rappresentate facevano parte di un progetto che aveva l’obbiettivo di celebrare, ed esaltare, l’indipendenza della Chiesa Ravennate, fondata dal primo vescovo della città: Sant’Apollinare.

I mosaici imperdibili di questo luogo

Vergine orante

Questo prezioso frammento del XII secolo rappresenta la Vergine Maria, come indica l’iscrizione in latino. È in posizione di preghiera, a braccia aperte e con i palmi delle mani rivolti al cielo. Fissa un punto indefinito, distaccata e impenetrabile, e ci invita alla preghiera. Per il viso sono state usate tessere in smalto piccolissime, di pochi millimetri, dai colori tenui, i cui andamenti imitano delicate sfumature pittoriche per definire i volumi del volto. La veste è in tessere blu, movimentata nel panneggio da zone appena più scure, a suggerirci il rigido movimento della stoffa. È in piedi su un prato fiorito, verde, ed è immersa in un prezioso sfondo di tessere d’oro. Appena sopra l’aureola, bordata di tessere bianche e rosse, vediamo i resti di due candide tende, che facevano da cornice.
Ravenna, frammento del mosaico della Vergine Orante, Museo Arcivescovile.

San Barbaziano

Il frammento rappresenta San Barbaziano: si legge ancora, in alto alla nostra destra, l’iniziale del suo nome. Era il confessore dell’Imperatrice Galla Placidia e un fondamentale esponente della chiesa ravennate. Il capo porta la tonsura, cioè i capelli rasati in modo circolare, che indicava l’appartenenza al mondo religioso. Il viso è scavato e magro e per definirlo son state usate tessere in smalto di piccole dimensioni, pochi millimetri, le cui tinte più scure, tendenti al marrone, delineano sia la fisionomia che la capigliatura e la barba folta. La veste, dallo scollo quadrato, è nello stesso oro dello sfondo.
Ravenna, frammento di mosaico con San Barbaziano, Museo Arcivescovile.

San Ursicino

San Ursicino era molto venerato a Ravenna. Era un medico di origine ligure, convertito al cristianesimo da Sant’Apollinare, che decise di seguire le orme cristiane di San Vitale, a cui è legato nella sua vita terrena. Dal 972 le sue spoglie furono trasportate nella Basilica Ursiana, assieme a quelle di San Barbaziano. È qui rappresentato con un ricco abbigliamento: la spilla preziosa ferma un mantello blu e oro, con al centro un piccolo fiore o un diadema. Il viso è definito da piccole tessere di smalto rosato di pochi millimetri. Le tessere più scure, tendenti al bruno, definiscono la fisionomia, la barba e i capelli. Nel collo gli andamenti delle piccole tessere definiscono i volumi e le ombre delle fasce muscolari, con un esito grafico.
Ravenna, frammento di Mosaico con San Ursicino, Museo Arcivescovile.

San Pietro

In uno sfondo scuro, che forse evocava il sepolcro vuoto di Cristo, emerge questa intensa rappresentazione di S. Pietro, che era accompagnato da Giovanni. Proviene dalla decorazione dell’abside della Basilica Ursiana iniziata nel 1112. Come negli altri frammenti dello stesso periodo, il viso è condotto con piccole tessere, di pochi millimetri. Vengono esaltati i grandi occhi espressivi, con occhiaie intense, il volto magro e scavato, in cui gli andamenti e i giochi di colore delle tessere creano luminescenze e spigoli scuri. Questa maniera così drammatica di definire i personaggi si trova in alcuni mosaici, della stessa epoca, nella chiesa di San Marco a Venezia.
Ravenna, frammento mosaico con testa di San Petro, Museo Arcivescovile.

Info sul luogo

P.za Arcivescovado, 1, 48121 Ravenna RA

Info aggiuntive

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Tariffe

Intero: €10.50
Ridotto: €9.50 € (*)
Il biglietto è solo cumulativo e comprende: la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero Neoniano (**), la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia (**), il Museo e la Cappella Arcivescovile. Il biglietto è valido per 7 giorni consecutivi dalla data di emissione e dà diritto a un solo ingresso per monumento.
* Valido per studenti italiani e stranieri durante l’anno scolastico; associazioni ed enti convenzionati. Soci TCI. Per gruppi con guida convenzionata della Regione Emilia Romagna.
** Per l’ingresso al Mausoleo di Galla Placidia e al Battistero Neoniano è previsto un supplemento di 2 € (prenotazione obbligatoria). Il supplemento anche per bambini di età superiore ai 6 anni e residenti del Comune di Ravenna.

Prenotazioni

I biglietti sono acquistabili online, rivolgendosi al Centro Prenotazioni o il giorno di visita presso le biglietterie situate all’ingresso dei monumenti (con precedenza alle prenotazioni e fino a esaurimento posti).
Per maggiori informazioni: www.ravennamosaici.it

Gratuità

Bambini fino a 10 anni; residenti nel Comune di Ravenna (esibendo un documento di riconoscimento valido che attesti la residenza); disabili (con invalidità certificata superiore al 74% o possessori della carta bianca), religiosi/e, militari; guide turistiche Regione Emilia-Romagna nell’esercizio della propria attività professionale.
I giornalisti per usufruire della gratuità devono essere accreditati in anticipo chiedendo l’autorizzazione scritta alla Direzione dell’Opera di Religione: info@ravennamosaici.it
Per gruppi la gratuità è riservata ad 1 capogruppo ogni 20 paganti. Scolaresche: 1 insegnante gratuito ogni 10 alunni.

Ravenna, due persone ammirano un mosaico al Mar, Museo d'Arte della città di Ravenna.
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