Interno della Cappella di Sant'Andrea.
Ravenna, vista dell'interno della Cappella di Sant'Andrea, mosaici del Vi secolo e affreschi di Luca Longhi, XVI secolo, nelle lunette laterali.
Monumenti Unesco

Cappella Arcivescovile o di Sant’Andrea

O la luce è nata qui o, fatta prigioniera, qui libera regna”

Ravenna, vista esterna dall'alto del complesso dell'Episcopio.
Ravenna, vista esterna dall'alto del complesso dell'Episcopio.
Ravenna, vista dell'abside della Cappella Arcivescovile con croce d'oro nel cielo stellato e i medaglioni coi volti di Cristo, Apostoli e Santi. Foto Andrea Bernabini.
Ravenna, vista dell'abside della Cappella Arcivescovile con croce d'oro nel cielo stellato e i medaglioni coi volti di Cristo, Apostoli e Santi. Foto Andrea Bernabini.

PERCHÉ È PATRIMONIO UNESCO
È l’unico esempio di cappella arcivescovile paleocristiana giunta ai giorni nostri e i suoi mosaici sono di estremo interesse, perché interpretabili in chiave anti-ariana.

Storia

La cappella di Sant’Andrea, o Cappella Arcivescovile, si trova al primo piano del Museo Arcivescovile di Ravenna. È stata costruita sotto il vescovo Pietro II, nel V secolo, durante i lavori di ampliamento dell’Episcopio. Era l’oratorio riservato ai vescovi cattolici ortodossi ai tempi del re ariano Teodorico. Tutte le decorazioni possono essere lette come un manifesto anti-ariano e un inno al cristianesimo ortodosso come la vera, unica e giusta via per la Salvezza.
Il vestibolo rettangolare, con volta a botte, ci accoglie coi suoi suggestivi mosaici con la figura di Cristo come soldato vittorioso e il pergolato paradisiaco ricco di vivaci fiori e uccelli colorati. Scritte latine, dipinte agli inizi del 1900 per integrare le parti di mosaico perduto, esaltano il tema della Luce.
Ancora più prezioso è l’oratorio. È un ambiente di dimensioni raccolte, con pianta a croce greca, anch’esso decorato da miriadi di rilucenti tessere di smalto d’oro e colorato. In origine la cappellina era dedicata a Cristo, ma dalla metà VI secolo fu intitolata a Sant’Andrea, quando Massimiano trasportò qui le sue reliquie da Costantinopoli.

I mosaici imperdibili di questo luogo

Cristo guerriero

Sopra la porta d’ingresso del vestibolo domina la figura di Cristo, che si staglia su un paesaggio montano in smalti verdi e un vibrante cielo d’oro. Una rappresentazione unica in tutta l’arte paleocristiana. Cristo è rappresentato giovane, senza barba, col capo cinto da un’aureola gemmata. Indossa la corazza e un mantello color porpora fermato da una preziosa fibula. Nella mano destra stringe la croce. La mano sinistra, coperta dal mantello, sorregge un libro aperto con la scritta “Io sono la via della verità e della vita”. Con i suoi campagi, cioè i calzari, Cristo calpesta le teste di un leone e di un terribile serpente, le forze del male. È il Salmo 91,13. Gesù Cristo, figlio di Dio e della sua stessa sostanza divina, vera e unica via per la Salvezza, schiaccia l’eresia ariana.
Ravenna, Cappella Arcivescovile, Cristo Guerriero.

Volta del vestibolo

La volta del vestibolo rappresenta un delizioso giardino paradisiaco. È un pergolato formato da una trama di gigli bianchi, intramezzati da fiori rossi, costellati da varie specie di volatili variopinti, sia esotici che del territorio. Vediamo pavoni, fagiani, parrocchetti, colombe che hanno anche un significato religioso.
I Pavoni, ad esempio, sono simbolo di immortalità, perché si diceva che la loro carne non deteriorasse mai. Il pollo sultano è simbolo di castità e fedeltà, perché si diceva morisse se abbandonato dalla compagna. I parrocchetti son simbolo di eloquenza e le colombe, simbolo dell’anima cristiana, son anche messaggere della pace universale tra Dio e gli uomini. Il vestibolo è un tripudio di smalti colorati, dalle tinte ora delicate, ora vivaci, a definire i piumaggi e tutti i più piccoli dettagli.
Ravenna, Cappella Arcivescovile, Volta vestibolo.

Volta dell’oratorio

Entrati all’interno dell’oratorio vero e proprio siamo colpiti dalla ricchezza delle tessere d’oro che riverberano grazie alla luce. La volta è formata da quattro angeli fieri, eretti, che seguono le diagonali strutturali. Hanno le mani alzate che convergono al centro, punto in cui reggono il monogramma di Cristo. Da nuvole azzurre e rosa compaiono i simboli dei quattro Evangelisti, che ci mostrano i Vangeli protetti da una preziosa copertina.
Questa raffigurazione, assieme ai medaglioni degli intradossi, con figure di Cristo con Apostoli e Sante e Santi, è da leggere come la rappresentazione del trionfo della chiesa ortodossa contro la fede ariana, che negava la natura divina di Cristo.
Ravenna, Cappella Arcivescovile, volta con Angeli.

Santa Perpetua

Santa Perpetua ci osserva mite. È giovane e nobile, con un’ acconciatura raccolta in cui i capelli sono tenuti da preziosi diademi di perle, oro e pietre preziose. Indossa una collana in pietre e gemme e un mantello dorato, a sottolineare ulteriormente le sue nobili origini. L’incarnato delicato del viso è reso con tessere di smalto bianco e rosa. La bocca è appena accennata mentre gli occhi sono grandi, importanti, perché strumenti nella contemplazione di Dio. Assieme a Santa Felicita, la sua ancella, è stata martirizzata nel 203 a Cartagine e qui simboleggia la Chiesa d’Africa, che ai tempi di Pietro II era invasa dai Vandali ariani. Incarna la vera fede per cui ha dato la vita.
Ravenna, Cappella Arcivescovile, dettaglio Santa Perpetua.

Info sul luogo

P.za Arcivescovado, 1, 48121 Ravenna RA

Info aggiuntive

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Tariffe

Intero: €10.50
Ridotto: €9.50 (*)
Il biglietto è solo cumulativo e comprende: la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero Neoniano**, la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia**, il Museo e la Cappella Arcivescovile. Il biglietto è valido per 7 giorni consecutivi dalla data di emissione e dà diritto a un solo ingresso per monumento.
* Valido per studenti italiani e stranieri durante l’anno scolastico; associazioni ed enti convenzionati (dettagli).
** Per l’ingresso al Mausoleo di Galla Placidia e al Battistero Neoniano è previsto un supplemento di 2€ (prenotazione obbligatoria). Il supplemento anche per bambini di età superiore ai 6 anni e residenti del Comune di Ravenna.

Prenotazioni

I biglietti sono acquistabili online, rivolgendosi al Centro Prenotazioni o il giorno di visita presso le biglietterie situate all’ingresso dei monumenti (con precedenza alle prenotazioni e fino a esaurimento posti).
Per maggiori informazioni: www.ravennamosaici.it

Gratuità

Bambini fino a 10 anni; residenti nel Comune di Ravenna (esibendo un documento di riconoscimento valido che attesti la residenza); persone con disabilità (con invalidità certificata superiore al 74% o possessori della carta bianca), religiosi/e, militari; guide turistiche Regione Emilia-Romagna nell’esercizio della propria attività professionale.
I giornalisti per usufruire della gratuità devono essere accreditati in anticipo chiedendo l’autorizzazione scritta alla Direzione dell’Opera di Religione: info@ravennamosaici.it
Per gruppi la gratuità è riservata ad 1 capogruppo ogni 20 paganti. Scolaresche: 1 insegnante gratuito ogni 10 alunni.

Ravenna, vista dell'interno della Cappella di Sant'Andrea, mosaici del Vi secolo e affreschi di Luca Longhi, XVI secolo, nelle lunette laterali.
I luoghi del mosaico

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