Ravenna, esterno del battistero Neoniano.
Ravenna, il battistero Neoniano visto dal giardino.
Monumenti Unesco

Battistero Neoniano (o degli Ortodossi)

Lasciati stupire da un caleidoscopio di luci, immagini, colori e riflessi.

Ravenna, vista esterna del battistero Neoniano verso l'entrata.
Ravenna, vista esterna del battistero Neoniano verso l'entrata.
Ravenna, interno del battistero Neoniano con la vasca battesimale.
Ravenna, interno del battistero Neoniano con la vasca battesimale.

PERCHÉ È PATRIMONIO UNESCO
Nessun battistero del periodo paleocristiano-bizantino presenta architettura, stucchi, marmi e mosaici così perfettamente conservati. Singolare è la cupola a tubi fittili, che anticipa le soluzioni strutturali adottate per la cupola di San Vitale.

Storia

È un edificio in semplici in mattoni rossi, con pianta ottagonale e quattro absidi aggettanti all’esterno. La facciata è movimentata da coppie di archetti ciechi e da otto finestre, una per lato. In origine il battistero era molto più slanciato: il pavimento originale si trova quasi a tre metri sotto il piano su cui camminiamo. La sua costruzione iniziò sotto il vescovo Orso (399-426), negli anni in cui Ravenna diventò capitale grazie a Onorio. Sorgeva subito accanto alla colossale Basilica Ursiana, distrutta, e sostituita, nel XVIII secolo dall’attuale Duomo.
I sontuosi interni risalgono invece all’Arcivescovo Neone (451-468) che fece realizzare l’incantevole cupola mosaicata, le decorazioni in stucco all’altezza delle finestre e i mosaici della fascia inferiore. È conosciuto anche col nome di Battistero degli Ortodossi, per distinguerlo da quello degli Ariani.

I mosaici imperdibili in questo luogo

Battesimo di Cristo

Nel medaglione centrale della cupola ammiriamo il battesimo di Cristo. Gesù è nudo, immerso nelle acque del fiume Giordano personificato dall’uomo immerso che assiste alla scena. San Giovanni Battista versa l’acqua battesimale sul capo di Cristo, assistito dalla colomba dello Spirito Santo. In origine questa scena non si svolgeva in questo modo. La mano di San Giovanni era posata sul capo di Cristo, mentre la colomba dello Spirito Santo irrorava il capo di Gesù con l’acqua Santa. Il gesto che noi vediamo oggi è stata un’interpretazione di Felice Kibel, un restauratore attivo sulla fine del XIX sec.: pensò di aggiungere in mano a San Giovanni la pàtera, un piattino liturgico d’argento.
Ravenna, dettaglio del mosaico del Battesimo di Cristo con San Giovanni, la colomba dello Spirito Santo e Cristo, nel battistero Neoniano.

San Pietro

Tutto attorno al medaglione centrale corre una fascia percorsa dai dodici Apostoli. Si stagliano su uno sfondo blu intenso: camminano silenziosi, monumentali come statue antiche, calpestando un tappeto verde. Il loro incedere è ritmato da candelabri dorati a forma di acanto. Gli Apostoli indossano un pallio d’oro, o d’argento, che copre le loro mani impegnate nel trasportare una corona da offrire a Cristo, simbolo di Vittoria. I visi sono tutti differenti, con tratti personali, come voleva la pittura ellenistico romana che imitava la realtà. Il viso di San Pietro è come un ritratto. Le tessere di smalto di colore rosa, rosso, arancio, nero, ne definiscono la fisionomia e sono giustapposte come piccole pennellate.
Ravenna, dettaglio del mosaico con San Pietro con veste oro su fondo blu, nel battistero Neoniano.

Troni e altari

All’interno di otto architetture, composte da eleganti colonne e una rientranza a semicerchio, l’esedra, ammiriamo dei troni vuoti o alcuni altari con sopra un libro aperto. Questi edifici, che richiamano l’aspetto delle ville private, vogliono simboleggiare la Città Celeste. I troni vuoti sono sormontati da un cuscino color porpora e una piccola croce: rappresentano il trono su cui si accomoderà Cristo, quando tornerà per il Giorno del Giudizio (Etimasìa). Sugli altari, invece, è aperto un Vangelo e alludono a Gesù e alla dottrina cristiana e son accompagnati da due sedie vuote, riservate agli Eletti. Ai lati delle architetture verdeggiano rigogliosi fiori e piante.
Ravenna, dettaglio del mosaico con il libro aperto sull'altare, nel battistero Neoniano.

Figure umane e girali dorati

Se passeggiamo attorno alla grande vasca battesimale, con lo sguardo rivolto verso la parete, al livello dei nostri occhi troviamo delle figure umane vestite di bianco. In origine si trovavano molto più in alto rispetto ad oggi, quasi a tre metri, perché all’epoca non era consentito rappresentare figure umane ad altezza terrena. I personaggi, forse profeti, sembrano emergere dalle colonne, avvolti di luce. Da loro si diffondono degli splendidi e preziosi girali di acanto, in tessere d’oro, su sfondo indaco. Se seguiamo questa sacra vegetazione i nostri occhi son sospinti sulle iscrizioni degli arconi o sulle splendide decorazioni geometriche alle pareti in porfido rosso, verde e marmo bianco.
Ravenna, dettaglio del mosaico di Profeta da cui partono girali dorati su fondo blu, nel battistero Neoniano.

Info sul luogo

P.za Arcivescovado, 1, 48121 Ravenna RA

Info aggiuntive

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Tariffe

Intero: €10.50
Ridotto: €9.50(*)
Il biglietto è solo cumulativo e comprende: la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero Neoniano (**), la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia (**), il Museo e la Cappella Arcivescovile. Il biglietto è valido per 7 giorni consecutivi dalla data di emissione e dà diritto a un solo ingresso per monumento.
* Valido per studenti italiani e stranieri durante l’anno scolastico; associazioni ed enti convenzionati (dettagli).
** Per l’ingresso al Mausoleo di Galla Placidia e al Battistero Neoniano è previsto un supplemento di 2€ (prenotazione obbligatoria). Il supplemento anche per bambini di età superiore ai 6 anni e residenti del Comune di Ravenna.

Prenotazioni

I biglietti sono acquistabili online, rivolgendosi al Centro Prenotazioni o il giorno di visita presso le biglietterie situate all’ingresso dei monumenti (con precedenza alle prenotazioni e fino a esaurimento posti).
Per maggiori informazioni: www.ravennamosaici.it

Gratuità

Bambini fino a 10 anni; residenti nel Comune di Ravenna (esibendo un documento di riconoscimento valido che attesti la residenza); persone con disabilità (con invalidità certificata superiore al 74% o possessori della carta bianca), religiosi/e, militari; guide turistiche Regione Emilia-Romagna nell’esercizio della propria attività professionale.
I giornalisti per usufruire della gratuità devono essere accreditati in anticipo chiedendo l’autorizzazione scritta alla Direzione dell’Opera di Religione: info@ravennamosaici.it
Per gruppi la gratuità è riservata a 1 capogruppo ogni 20 paganti. Scolaresche: 1 insegnante gratuito ogni 10 alunni.

Ravenna, vista dell'interno della Cappella di Sant'Andrea, mosaici del Vi secolo e affreschi di Luca Longhi, XVI secolo, nelle lunette laterali.
I luoghi del mosaico

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