Ravenna, esterno del battistero Neoniano.
Ravenna, veduta esterna del tamburo con finestre del battistero degli Ariani.
Monumenti Unesco

Battistero degli Ariani

Una perla dell’età teodoriciana incastonata nel cuore della città

Ravenna, vista notturna dell'esterno del battistero degli Ariani.
Ravenna, vista notturna dell'esterno del battistero degli Ariani.
Ravenna, vista della cupola col medaglione a mosaico del battesimo di Cristo.
Ravenna, vista della cupola col medaglione a mosaico del battesimo di Cristo.

PERCHÉ È PATRIMONIO UNESCO
È l’unica testimonianza al mondo di battistero tardo-antico dedicato al culto ariano. I mosaici, dall’astratto e metafisico fondo oro, sono testimonianza dell’arte e della cultura ariana e a una lettura approfondita evidenzia i dettagli che contrapponevano tale dottrina religiosa a quella ortodossa.

Storia

L’edificio è in semplici mattoni rossi. La pianta ottagonale è movimentata da quattro piccole absidi semicircolari, in corrispondenza dei punti cardinali. L’edificio in origine era molto più articolato: intorno, infatti, correva un corridoio coperto (ambulacro) purtroppo oggi perduto. In origine l’interno del battistero era ricco di marmi, stucchi e mosaici. Sotto il piano pavimentale, infatti, son stati ritrovati ben 170 kg di tessere di smalto colorate e d’oro! Oggi lasciano senza fiato lo splendore del mosaico che decora la cupola e il balenìo delle tessere dorate che circondano il medaglione col Battesimo di Cisto. Fu eretto sotto il regno di Teodorico, dal 493 d.C., quando la religione ufficiale divenne l’arianesimo. A metà del VI secolo, per volere dell’Imperatore Giustiniano, che considerava il culto ariano un’eresia, fu trasformato in un oratorio cattolico e dedicato alla Vergine Maria.

I mosaici imperdibili di questo luogo

Battesimo di Cristo

Cristo nudo, giovane e senza barba, è immerso nelle trasparenti acque del Giordano. La colomba, simbolo dello Spirito Santo, gli irrora il capo con un getto d’acqua. San Giovanni Battista, scalzo e vestito di pelle d’animale, posa la mano sul capo di Cristo, e un uomo con una canna palustre e due rosse chele sul capo, il fiume Giordano, assiste alla funzione. L’ immagine del battesimo di Cristo si rifletteva, come per incanto, sulle acque della perduta vasca battesimale al centro dell’edificio. Lo sguardo del neo-battezzato, che riemergeva purificato dall’immersione nella grande vasca, oggi perduta, veniva accolto dall’immagine di Cristo. La luminescenza delle tessere d’oro, accarezzate dalla tremante luce delle candele, donava un’atmosfera miracolosa.
Ravenna, il mosaico del battesimo di Cristo nel battistero degli Ariani.

Fiume Giordano

Alla destra di Cristo c’è un uomo misterioso. È la personificazione del fiume Giordano. Ha lunghi capelli e barba bianca, due chele di granchio rosse sul capo e una canna palustre, che ci suggeriscono la sua origine fluviale. Il corpo è definito da file di tessere in smalto in tinte scure che digradano in toni più chiari, per definire le forme, fino a fondersi con tessere bianche nei punti di luce. Il panneggio della veste, verde, è spigoloso proprio come la riva del fiume su cui poggia San Giovanni. Il Giordano è appoggiato a un vaso rovesciato da cui sgorga l’Acqua Santa che forma il fiume stesso. La personificazione dei fiumi è un’usanza molto antica, che troviamo per la prima volta nella colonna Traiana a Roma (II sec. d. C) e che attraverserà l’arte per tanti secoli.
Ravenna, mosaico della cupola con la personificazione del fiume Giordano nel battistero degli Ariani.


Processione degli Apostoli

La processione degli Apostoli è guidata da Pietro e Paolo e corre tutt’attorno al medaglione del Battesimo di Cristo, convergendo verso un trono ornato da pietre preziose e perle. Pietro, con barba e capelli bianchi, stringe nella mano sinistra le chiavi del Regno dei Cieli. Paolo invece, stempiato e con la barba scura da filosofo, mostra i rotoli della Legge. Gli altri Apostoli, che camminano divisi da meravigliose palme con datteri, a suggerirci il Paradiso, reggono le Corone della Gloria ricevuta. Hanno le mani coperte, in segno di rispetto, perché non era consentito toccare direttamente gli oggetti sacri. Sul cuscino color porpora del trono, rilucente di tessere d’oro, si svela trionfante la Croce gemmata, simbolo di Cristo vittorioso sulla morte.
Ravenna, mosaico con la processione di Santi, guidati da Pietro e Paolo, verso il trono, nel battistero degli Ariani.


Croce gemmata

A differenza delle Croci che possiamo ammirare in altri siti UNESCO, come ad esempio all’interno del battistero Neoniano, in cui son simboli dell’Apocalisse o dell’attesa della venuta di Cristo per il Giudizio Universale, qui la preziosa Croce sul trono è interpretata come simbolo della sofferenza fisica di Cristo. All’incrocio dei due bracci è appeso, infatti, un tessuto color porpora. Potrebbe simboleggiare il Sudario, cioè il panno con cui Veronica asciugò il viso di Cristo durante la salita al Calvario e quindi il color porpora simulerebbe il colore rosso del sangue. Gli Ariani infatti, a differenza degli Ortodossi, ritenevano che Cristo fosse un essere umano e fisico, quindi di natura non divina e subordinato al Padre, che era invece l’unico Dio.
Ravenna, mosaico con la croce d'oro e gemmata, con appeso un sudario color porpora, battistero degli Ariani.

Info sul luogo

Piazzetta degli Ariani, 48121 Ravenna RA

Info aggiuntive

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Tariffe

Intero: €2
Ogni prima domenica del mese l’ingresso al monumento è gratuito.
Inoltre, anche il 7 febbraio, 25 aprile, 2 giugno, 23 luglio, 30 agosto, 14 ottobre (Notte d’Oro), 4 novembre e 7 dicembre l’accesso è gratuito.
Il biglietto è acquistabile online o presso le biglietterie della Fondazione RavennAntica.

Prenotazioni

Il biglietto è acquistabile online o presso le biglietterie della Fondazione RavennAntica.

Gratuità

L’ingresso nei musei, monumenti, gallerie e aree archeologiche dello Stato è gratuito per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea, di età inferiore a 18 anni. Inoltre, l’ingresso è gratuito in archivi e biblioteche statali per tutti i cittadini (senza distinzione di età).
Sono, inoltre, previste ulteriori agevolazioni per l’ingresso.

Ravenna, vista dell'interno della Cappella di Sant'Andrea, mosaici del Vi secolo e affreschi di Luca Longhi, XVI secolo, nelle lunette laterali.
I luoghi del mosaico

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