Interno della basilica di San Vitale.
Ravenna, esterno della basilica di San Vitale.
Monumenti Unesco

Basilica di San Vitale

È un’oasi d’oriente in cui la perfezione divina si riflette nell’oro della corte imperiale

Ravenna, il complesso della basilica di San Vitale vista dall'alto.
Ravenna, il complesso della basilica di San Vitale vista dall'alto.
Ravenna, l'abside mosaicata della basilica di San Vitale vista dall'ambulacro.
Ravenna, l'abside mosaicata della basilica di San Vitale vista dall'ambulacro.


PERCHÉ È PATRIMONIO UNESCO
È un unicum, sia dal punto di vista dell’architettura, in cui coesistono elementi di tradizione occidentale ed orientale, sia per i suoi mosaici, che son rimasti intatti nella loro originalità e sono testimoni di precisi concetti religiosi e storico-politici.

Storia

La facciata è in semplici mattoni rossi e la pianta ottagonale, a doppio involucro, è caratterizzata all’interno da un corridoio che corre tutto intorno al corpo centrale. Questa forma deriva direttamente da Costantinopoli e riprende le chiese dei Santi Sergio e Bacco e di Santa Sofia. Una leggenda narra che sia sorta sull’antico luogo del martirio di San Vitale. La costruzione della basilica iniziò sotto il Vescovo Ecclesio, fu finanziata dal misterioso banchiere Giuliano Argentario con ben 26.000 solidi d’oro e infine venne consacrata nel 547 d.C. dal Vescovo Massimiano.
Una volta entrati lasciamoci guidare dai sontuosi e colorati mosaici pavimentali disposti lungo tutto l’ambulacro, un corridoio che abbraccia la basilica, in cui si alternano vuoti e pieni architettonici. Ci attende la visione mozzafiato dell’abside. Il presbiterio e l’abside infatti sono completamente rivestiti di lucenti mosaici che hanno ispirato i più grandi artisti, viaggiatori e poeti di tutti i tempi.

I mosaici imperdibili di questo luogo

Mosè nel roveto ardente

La scena raffigura un passo dell’Antico Testamento (Es. 3, 2-15). Vediamo Mosè nell’atto umano e naturale di slacciarsi il sandalo sinistro, in vista di calpestare il suolo sacro del Roveto Ardente.
Il suo sguardo è rapito dalla voce di Dio, che si materializza attraverso la mano destra che spunta dalle nuvole rosse e azzurre. Il paesaggio è puntellato da guizzanti fiamme rosse che vibrano sullo sfondo verde e blu dell’ombroso monte Horeb.
Ravenna, mosaico di Mosè che si toglie il sandalo per percorrere il roveto ardente, dalla basilica di San Vitale.

Corteo di Giustiniano

Pur non essendo mai venuta a Ravenna la coppia imperiale ha voluto mostrarsi al suo popolo e sottolineare il legame tra Ravenna e la corte di Bisanzio. I loro ritratti, infatti, sono stati eseguiti grazie a cartoni che venivano inviati a tutto l’Impero, come fossero fotografie. Giustiniano è al centro della scena: ha la veste color porpora, colore riservato solo agli imperatori o ai personaggi sacri. È circondato dai suoi dignitari e soldati, ed è affiancato da Massimiano, il vescovo appoggiato dalla famiglia imperiale. Il sovrano ha in mano un grande piatto d’oro, la pisside. Serviva per contenere le ostie benedette durante la Messa. È un dono per la consacrazione di San Vitale: il Santo titolare e il Vescovo Ecclesio, col modellino della chiesa in mano, sono raffigurati nell’abside, al cospetto di Cristo.
Ravenna, mosaico raffigurante Giustiniano con i suoi dignitari e soldati, nella parete dell'abside della basilica di San Vitale.

Viso di Teodora

Il viso di Teodora è costituito da tessere in smalto a tinte delicate che suggeriscono la sua fisionomia. L’imperatrice ha gli occhi molto grandi e fissi, il naso appena percettibile e la bocca solo accennata. Ha il capo cinto da un’aureola, simbolo del potere conferitale direttamente da Dio, e indossa preziosissimi gioielli in oro, pietre preziose e madreperle. Non c’è spazio per l’emozione. Per i bizantini il viso non deve esprimere l’individualità ma la funzione che il soggetto incarna. La posizione dei personaggi e dei piedi, che sembrano calpestarsi, non sono casuali, così come la ricchezza delle vesti e i gioielli.
Teodora e Giustiniano sono creature sacre, quasi fluttuanti, inserite in un fondo oro irreale e sovrannaturale.
Ravenna, lo sguardo dell'Imperatrice Teodora, dal mosaico nella parete dell'abside della basilica di San Vitale.

Agnello mistico

Il grande tema religioso protagonista dei mosaici, nella basilica di San Vitale, è l’Eucarestia. Sulla volta del presbiterio, proprio in corrispondenza dell’altare, c’è l’immagine dell’Agnello Mistico. Definito con delicati passaggi di tessere in smalto bianco e grigio, appare in un cielo sfavillante di 27 stelle oro e bianche. È racchiuso in un medaglione decorato con frutti e ricche foglie. Lo sorreggono quattro angeli alati, inseriti in un tripudio di girali d’acanto popolati da animali paradisiaci. Sembra osservare l’altare sottostante in cui, durante la preghiera dell’Offertorio, il pane e il vino si trasformano nel sangue e nel corpo di Cristo.
Ravenna, mosaico della volta del presbiterio nella basilica di San Vitale.

Info sul luogo

Via San Vitale, 17, 48121 Ravenna RA

Info aggiuntive

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Tariffe

Intero: €10.50
Ridotto: €9.50 (*)
Il biglietto è solo cumulativo e comprende: la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero Neoniano (**), la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia (**), il Museo e la Cappella Arcivescovile. Il biglietto è valido per 7 giorni consecutivi dalla data di emissione e dà diritto a un solo ingresso per monumento.
*Valido per studenti italiani e stranieri durante l’anno scolastico; gruppi (minimo 20 paganti); associazioni ed enti convenzionati (dettagli).
** Per l’ingresso al Mausoleo di Galla Placidia e al Battistero Neoniano è previsto un supplemento di 2€ (prenotazione obbligatoria). Il supplemento anche per bambini di età superiore ai 6 anni e residenti del Comune di Ravenna.

Prenotazioni

I biglietti sono acquistabili online, rivolgendosi al Centro Prenotazioni o il giorno di visita presso le biglietterie situate all’ingresso dei monumenti (con precedenza alle prenotazioni e fino a esaurimento posti).
Per maggiori informazioni: www.ravennamosaici.it

Gratuità

Bambini fino a 10 anni; residenti nel Comune di Ravenna (esibendo un documento di riconoscimento valido che attesti la residenza); disabili (con invalidità certificata superiore al 74% o possessori della carta bianca); religiosi/e, militari; guide turistiche Regione Emilia-Romagna nell’esercizio della propria attività professionale.
I giornalisti per usufruire della gratuità devono essere accreditati in anticipo chiedendo l’autorizzazione scritta alla Direzione dell’Opera di Religione: info@ravennamosaici.it
Per gruppi la gratuità è riservata ad 1 capogruppo ogni 20 paganti. Scolaresche: 1 insegnante gratuito ogni 10 alunni.

Ravenna, vista dell'interno della Cappella di Sant'Andrea, mosaici del Vi secolo e affreschi di Luca Longhi, XVI secolo, nelle lunette laterali.
I luoghi del mosaico

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