
Tessere di Mosaico è un percorso guidato alla scoperta dell’eterna bellezza dei mosaici, racchiusi in alcuni dei più famosi monumenti Unesco di Ravenna .
L’iconografia del Christus militans che calpesta i saeva crimina,
le forze del male, con riferimento al Salmo 90,13, è un’iconografia
insolita ma molto diffusa a Ravenna. Lo storico Agnello, nel suo Liber
Pontificalis Ecclesiae Ravennatis la descrive nella controfacciata
della perduta chiesa di Santa Croce. Questa rappresentazione la si
incontra ancora oggi in uno stucco del Battistero Neoniano, ed è
scolpito sul sarcofago Pignatta, del V secolo, situato nel Quadrarco di
Braccioforte. Nel sacello Cristo è rappresentato giovane, imberbe, con
il nimbo crucisegnato. Reca nella mano destra una croce in tessere
d’oro, appoggiandola sulla spalla, ricalcando il gesto di San Lorenzo
nel Mausoleo di Galla Placidia. Nella mano sinistra, coperta, regge un
libro aperto, il Vangelo di Giovanni, con le parole: “ego sum via, veritas
et vita”. Una frase riportata anche da alcuni Padri della Chiesa, come
Atanasio di Alessandria e Gregorio Di Nissa, tra i più aspri contestatori
dell’arianesimo.
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